KINTSUGI, un laboratorio di welfare sociale





Il nome del progetto Kintsugi si riferisce idealmente ad una tecnica artistica giapponese che prevede la riparazione di oggetti quotidiani mediante all’utilizzo di materiali preziosi come oro e argento.

In questo modo crepe e rotture, le fragilità e le storie di un oggetto, vengono valorizzate e danno vita a qualcosa di unico e prezioso. Grazie ai legami e alle relazioni quindi, la fragilità può anche essere un’occasione per mettere al centro la persona, scoprirne bellezza e unicità.

Qualcosa da valorizzare e non da nascondere.

La presa in carico delle condizioni di fragilità e di non autosufficienza è stata posta, inevitabilmente, al centro delle politiche sociali dopo il disastro che il Covid-19 ha portato con sé. L’introduzione di nuovi ed efficaci modelli di assistenza sono un obiettivo imprescindibile se si vuole dare concretezza alla speranza di uscire dalla crisi (almeno) un pochino migliori.

Il Progetto KINTSUGIsostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, intende attivare una sperimentazione di welfare sociale che possa iniziare ad avvicinare le persone alle opportunità che la tele assistenza offre attraverso la tecnologia: 

limitare gli spostamenti (i relativi costi di trasferta e i rischi di contagio); avere un monitoraggio delle proprie condizioni di salute in modo più tempestivo e costante; guidare il processo di digitalizzazione legata alla salute. Oltre alla cura degli aspetti sanitari sarà data attenzione anche alle relazioni di sostegno emotivo, per intervenire con consulenze da remoto e videochiamate amicali così da alterare pericolose routine di solitudine.

Il progetto sarà attivato nel Comune di Sicignano degli Alburni dove le due cooperative proponenti, Città della Luna e Prometeo82, hanno realizzato, in collaborazione con il Comune, la senior house “Life for Life - Palazzo Belvedere”. Il comune è nelle meravigliose aree interne della provincia, culla di tradizioni secolari e ecosistemi incontaminati, ma che pagano il duro prezzo di essere lontane dai servizi essenziali. A farne le spese sono proprio le fasce più fragili della popolazione. Il Progetto Kintsugi si propone di invertire questa tendenza. I partecipanti alla sperimentazione (anziani, famigliari e badanti) saranno dotate di smartwatch in grado di monitorare i seguenti parametri vitali: saturazione, battiti cardiaci, pressione del sangue e valori di sedentarietà. I parametri verranno letti, a distanza, dagli operatori di Palazzo Belvedere, per offrire così un monitoraggio costante e specialistico.

Anziani e caregiver verranno accompagnati nella lettura dei parametri e verranno offerti loro, tramite video conferenze, indicazioni per la gestione dei momenti quotidiani in modo da contrastare sedentarietà e isolamento. Saranno inoltre concordate conversazioni telefoniche amicali per attivare l’effetto rigenerante delle relazioni e per onorare le narrazioni delle persone prese in carico.

Le fratture, le crepe possono trasformarsi in storie affascinanti per costruire il futuro.