ATTIVITÀ RIABILITATIVE COGNITIVE





 

Le attività riabilitative di tipo cognitivo consistono in stimolazioni cognitive attraverso una terapia non farmacologica che ha l’obiettivo di contrastare il deterioramento cognitivo dell’anziano.

La stimolazione cognitiva mira a ridurre i momenti di inattività durante la giornata tipo dell’anziano contrastando al tempo stesso la sua chiusura sociale, così da migliorare la relazione con l’ambiente esterno e nel complesso la vita quotidiana.

Diversi tipi di software, all’avanguardia e certificati, sono utilizzati all’interno della struttura per la riabilitazione cognitiva degli ospiti.

Le tecniche utilizzate per i training cognitivi comprendono:

  • Memory training: tecnica finalizzata a stimolare l’apprendimento procedurale motorio, sensoriale e cognitivo, dove l’anziano diventa soggetto attivo della sua riabilitazione. Il metodo propone esercizi che rispecchiano situazioni della quotidianità suggerendo strategie da poter mettere in atto.

 

  • Terapia di ri-orientamento della realtà (R.O.T.): la tecnica si prefigge di rafforzare le informazioni di base del paziente rispetto alle coordinate spazio-temporali ed alla storia personale attraverso l’utilizzo di ripetitive stimolazioni multimodali (verbali, visive, scritte, musicali).

 

  • Terapia della rimotivazione: tecnica volta a rivitalizzare gli interessi per gli stimoli esterni incentivando l’anziano a relazionarsi con gli altri. Indicata per pazienti demotivati e/o con sintomi depressivi. Svolta in piccoli gruppi o individualmente, in ogni sessione si discute di temi d’attualità.

 

  • Terapia della reminescenza: intervento riabilitativo dove importanza assumono i ricordi, utili per stimolare e recuperare esperienze emotivamente piacevoli. Si utilizzano i ricordi per creare un ponte tra passato, presente e futuro, al fine di interpretare e vivere meglio la realtà quotidiana.

 

  • Terapia di validazione: per pazienti che presentano una compromissione cognitiva severa e che non rispondono alle altre tecniche. Il metodo consiste nell’ascoltare il paziente, il terapista in questo modo conosce la visione della realtà del soggetto così da creare contatti emotivi significativi. Attraverso la verbalizzazione dei sentimenti, il paziente è in grado di recuperare autostima grazie alla percezione dell’essere accettato.